Negli ultimi anni sempre più uomini hanno iniziato a considerare l’epilazione definitiva non come un vezzo estetico, ma come una scelta pratica, igienica e funzionale. Il motivo è semplice: meno peli significa meno irritazioni, meno odori corporei, pelle più pulita e libertà da rasoi, cerette e fastidi continui.
Ma prima di iniziare un percorso è naturale avere domande: cos’è davvero il laser? Fa male? Funziona su ogni tipo di pelo? È davvero permanente?

L’epilazione laser non è una depilazione temporanea come rasoio o ceretta: è un trattamento mirato che lavora alla radice del problema. Il laser utilizza un fascio di luce selettivo che riconosce la melanina presente nel pelo e la trasforma in calore. Questo calore raggiunge la struttura del follicolo pilifero e lo disattiva gradualmente, impedendogli di produrre nuovi peli nel tempo. Il risultato? Una progressiva riduzione della crescita fino a raggiungere una pelle più liscia, pulita e duratura.
A differenza della ceretta, che strappa il pelo causando microtraumi, o del rasoio, che taglia il pelo lasciando la pelle irritata o con follicolite, il laser lavora in profondità, in modo selettivo e mirato. Non agisce sulla pelle, ma sul bulbo pilifero, garantendo un risultato più stabile e progressivamente permanente. È una tecnologia sicura, studiata, controllata e sempre più perfezionata anche per la pelle dell’uomo, che generalmente presenta peli più grossi, più scuri e più resistenti.
In breve: l’epilazione laser non è semplicemente “togliere i peli”, ma un modo intelligente, moderno e definitivo di gestire qualcosa che negli uomini fa parte della routine da sempre—solo con meno fatica e più risultati.
Perchè sempre più uomini la scelgono
L’uomo moderno non vive più la rimozione dei peli come un tabù.
Che si tratti di sport, estetica o semplice comodità, il laser è diventato una scelta logica. Chi pratica palestra o sport di contatto lo sceglie per evitare irritazioni, sfregamenti o follicolite; chi ha la schiena molto pelosa apprezza il comfort di una pelle più pulita; chi cura la propria immagine trova un aspetto più ordinato e definito.
Ma oltre all’estetica, c’è un fattore ancora più importante: igiene. Meno peli significa meno sudore trattenuto, meno batteri e meno odori corporei. In pratica, non si tratta solo di voler apparire meglio, ma di stare meglio.

Ogni uomo ha esigenze diverse, ma ci sono zone che ricorrono spesso.
La schiena e le spalle sono tra le richieste principali, soprattutto per chi si sente a disagio per la peluria e cerca una soluzione definitiva. Il petto e l’addome sono ideali per chi vuole definire la muscolatura senza la confusione visiva del pelo. L’inguine è scelto soprattutto per igiene e comfort, mentre il collo posteriore è perfetto per evitare la ricrescita irritata della barba e la manutenzione troppo frequente. In molti casi, si lavora anche su barba e zigomi per definire linee pulite e risparmiare tempo durante la rasatura.
Fa male? La verità spiegata senza giri di parole

Dipende dalla sensibilità individuale, dalla zona trattata e dalla tecnologia utilizzata. Alcune aree risultano più sensibili (come inguine o base del collo), altre quasi impercettibili (come schiena e braccia). La sensazione viene spesso descritta come un leggero pizzicore o scoppiettio caldo, mai un dolore insopportabile.
Al Gentiluomo utilizziamo la tecnologia Alma Laser Soprano ICE Platinum con sistema di raffreddamento a -3° che protegge la pelle e rende il trattamento molto più tollerabile rispetto ad altri macchinari obsoleti. Ogni zona viene lavorata in In-Motion, un costante movimento del manipolo che lavora grandi zone in pochissimo tempo e rende il trattamento confortevole e senza rischi. In fase finale, quando il pelo è ormai diradato, o in zone più piccole, lavoriamo con spot singoli efficaci e mirati, che in pochi secondi colpiscono anche i peli più sottili e nascosti.
Ne vale la pena? Certo che si! E’ un fastidio che dura pochi minuti per un risultato che dura anni.
La nostra specializzazione tutta al maschile adotta il protocollo Epilgent che vi permetterà di superare ogni timore e affrontare il percorso di epilazione definitiva con entusiasmo e tante soddisfazioni. Quindi…nessuna paura!

Quante sedute servono davvero?
La risposta più onesta è: dipende. Chi da una garanzia diversa ahimè mente.
Fattori come spessore del pelo, colore, densità e ormoni incidono sul risultato. In media, un percorso completo richiede dalle 7 alle 10 sedute, distanziate nel tempo. Alcune zone come barba, petto e zone intime possono richiedere sino a 15 sedute, ma è davvero una risposta troppo soggettiva per generalizzare.
Ad ogni seduta il pelo diventa più sottile, più lento e meno numeroso. Già dalle prime sessioni si nota una riduzione importante della ricrescita.
Il laser non elimina il pelo in una sola volta perché agisce solo sui bulbi attivi nella fase giusta chiamata fase anagen. Per statistica si considera che in circa 10 sedute almeno il 90% dei peli colpiti sia in tale fase e quindi non riscresca più. Il processo è progressivo ma stabile nel tempo. Ecco perchè noi invitaimo sempre a intraprendere sempre il percorso quando possibile e non singole sedute, che portano a discontinuità e quindi a risultati mediocri.
Come prepararsi alla seduta laser: passi fondamentali per un risultato TOP
Dopo aver prima fatto una consulenza approfondita e aver accertato di essere idonei al trattamento, è ora di iniziare il percorso.
Una corretta preparazione alla seduta di epilazione laser non è un dettaglio: è ciò che permette al trattamento di essere efficace, sicuro e confortevole. Il laser lavora sull’interazione tra energia luminosa e follicolo pilifero, quindi tutto ciò che fai prima della seduta può influenzare il risultato finale.
La prima cosa da fare è una profonda esfoliazione della zona almeno una settimana prima, con uno scrub o un peeling specifico. Questo passaggio elimina le cellule morte, libera i follicoli e permette al laser di raggiungere più rapidamente la radice del pelo. Se non sei sicuro su quale prodotto usare, o vuoi un’esfoliazione più professionale, puoi effettuarla direttamente in istituto: sarà calibrata sulla tua pelle e sul tuo fototipo.
Successivamente, è importante rasare la zona 24–48 ore prima del trattamento. Il laser lavora sul bulbo, non sul pelo visibile in superficie: una rasatura corretta evita che il pelo bruci esternamente causando fastidio, rossori o possibili irritazioni. Non farla troppo presto (perché il pelo ricresce visibile) e non all’ultimo momento (potresti irritare la pelle e renderla più sensibile alla seduta).
Nei 2–3 giorni precedenti, evita esposizioni solari, lampade e autoabbronzanti: una pelle abbronzata o stressata dai raggi UV è più reattiva e sensibile al laser. Lo stesso vale per attività intense come sauna e bagno turco, che aumentano la vascolarizzazione e possono rendere la seduta meno confortevole.
Infine, comunica sempre il tuo stato di salute. Assunzioni di antibiotici, cortisone o condizioni momentanee come febbre, infiammazioni o irritazioni cutanee possono rendere il trattamento meno sicuro o più fastidioso. Meglio rimandare una seduta che compromettere la qualità del percorso o il comfort della pelle.
Prepararsi correttamente significa arrivare alla seduta con la pelle nelle migliori condizioni possibili — e ottenere risultati migliori, più velocemente.

Dopo la seduta: cosa aspettarsi e come prendersi cura della pelle
Dopo la seduta di epilazione laser è normale notare che i peli sembrano ricrescere come sempre: non è un errore e non significa che il laser “non ha funzionato”. In realtà, ciò che vedi non è nuova crescita, ma il processo di espulsione del pelo trattato, che può richiedere fino a 2 settimane dopo ogni appuntamento. I follicoli colpiti nella loro fase attiva (anagen) non produrranno più peli: seduta dopo seduta la ricrescita diventerà più lenta, debole e rada fino a ridursi drasticamente.
Nelle 24–48 ore successive è importante seguire alcune precauzioni per proteggere la pelle e massimizzare i risultati. Evita l’esposizione diretta al sole o lampade abbronzanti anche se il nostro laser Alma Soprano ICE Platinum non è fotosensibilizzante: è semplicemente una buona norma di sicurezza per evitare sensibilizzazioni, arrossamenti o discromie temporanee.
Per lo stesso motivo, nelle prime ore post-trattamento è meglio evitare acqua troppo calda, sauna, bagno turco, palestra intensa o prodotti troppo aggressivi come deodoranti alcolici o profumi nella zona trattata.
Infine, mantieni la pelle ben idratata con prodotti specifici lenitivi, nutrienti e riparatori: questo aiuta a ridurre eventuali rossori e a mantenere il tessuto in condizioni ottimali per i trattamenti successivi.
Il post-laser è parte integrante del percorso: più segui le indicazioni, più veloce e definitiva sarà la trasformazione.
Ogni quanto fare il laser? La cadenza ideale delle sedute e la durata del percorso
La frequenza delle sedute non è uguale per tutti, perché il laser segue i cicli naturali di crescita del pelo. Per ottenere una reale epilazione definitiva, è fondamentale trattare il follicolo nel momento in cui il pelo è in fase anagen, ovvero attivo e collegato alla radice: solo in questa fase il laser può disattivarlo in modo permanente.
In una fase iniziale, la maggior parte dei trattamenti segue una cadenza media di una seduta ogni 4 settimane. Tuttavia, alcune zone come petto, barba e area intima possono richiedere sedute leggermente più ravvicinate, ogni 3 settimane, perché la velocità di ricrescita è più alta e il ciclo di rigenerazione più rapido.
Man mano che il percorso avanza e i follicoli inattivati aumentano, noterai che il pelo ricresce più lentamente e in quantità sempre minore. A quel punto, generalmente dalla metà percorso in poi, le sedute possono essere progressivamente distanziate a 40/45 giorni, perché non avrebbe senso lavorare su aree dove il pelo non è più presente o attivo.
In questa fase l’obiettivo non è più trattare tutta la superficie, ma focalizzarsi sulla ricrescita residua per eliminare in modo selettivo gli ultimi follicoli ancora attivi.
In sintesi: la costanza è la chiave. Seguire il timing corretto permette al laser di colpire tutti i peli nel momento giusto, massimizzando l’efficacia e riducendo i tempi complessivi del percorso.

Proprio per questo motivo, quando si decide di intraprendere un percorso laser, è importante mettere in conto una durata complessiva di circa 10–12 mesi. Non perché il laser sia lento o poco efficace, ma perché deve seguire i naturali tempi biologici del pelo e le sue fasi di ricrescita.
Ed è proprio qui che molti uomini fanno la differenza: iniziare in autunno è la scelta più intelligente. Quando non ci si pensa più perché felpe, pantaloni e giacche coprono tutto, è il periodo perfetto per lavorare in modo costante e senza rinunce. Così, quando arriva l’estate — mentre gli altri cominciano a preoccuparsi della ceretta, dei peli sulla schiena o dello specchio in camerino — tu sei già pronto, senza pensieri e senza ricrescita.
Il laser non è solo estetica ma Libertà
Arrivati a questo punto è chiaro: il laser non è una moda passeggera, né un capriccio estetico. È la soluzione moderna, razionale e definitiva al problema del pelo superfluo — soprattutto per chi ha sempre vissuto tra rasoi, irritazioni, cerette dolorose o la sensazione costante di non sentirsi davvero in ordine.
Certo, è una scelta che richiede convinzione, costanza e la volontà di cambiare abitudini. Ma quello che si ottiene in cambio è molto più grande di una “pelle liscia”: è una sensazione di leggerezza, ordine, comodità e liberazione. Niente più prurito da ricrescita, niente più appuntamenti dell’ultimo minuto, niente più imbarazzo o fastidio: solo praticità e sicurezza.
E quando ti accorgerai che quella zona dove prima cresceva velocemente il pelo ora rimane liscia per settimane, poi mesi, poi permanentemente… capirai che non sei solo “andato a fare laser”.
Hai scelto un modo nuovo di prenderti cura di te.

